Piano d’azione nazionale per i rifiuti
Nel 2020, il governo irlandese ha rilasciato un nuovo piano d’azione per i rifiuti con disposizioni per:
- istituire una “tassa sul latte” sui bicchieri da caffè monouso a partire dal 2022, con l’obiettivo di incentivare l’uso di alternative riutilizzabili. Questa misura dovrebbe essere estesa anche ai bicchieri per bevande fredde;
- vietare l’utilizzo di zucchero e condimenti in bustina, di piccoli articoli da bagno negli alberghi, di bicchieri di plastica usa e getta (si partirà con un esperimento – in città, istituti di istruzione superiore e altri centri di trasporto/centri commerciali preventivamente selezionati – che prevede il divieto di utilizzare tali articoli per il consumo sul posto) e di salviettine che non siano per uso medico.
- introdurre dei provvedimenti per prevenire l’uso non necessario di bicchieri di plastica (come nei bar con posti a sedere e nei grandi eventi) e per obbligare i commercianti ad applicare uno sconto ai consumatori che si presentano con bicchieri riutilizzabili;
- istituire un sistema di vuoto a rendere su cauzione (DRS) per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio entro la fine del 2022, in stretta collaborazione con le industrie alimentari e delle bevande, coi rivenditori, i raccoglitori di rifiuti e gli impianti di trattamento.
Se da una parte gli stati membri non possono impedire l’immissione di imballaggi sul mercato, la direttiva UE sulla plastica monouso concede loro la facoltà di vietare gli articoli di imballaggio previa procedura di notifica ai sensi della Direttiva (UE) 2015/1535. Utilizzando questo meccanismo, l’Irlanda si è impegnata a vietare un’ulteriore gamma di articoli in plastica monouso.
Il piano prevede inoltre disposizioni specifiche per incentivare la ricerca e la promozione, in stretta collaborazione con le varie parti interessate (ad esempio IBEC, RAI, ISME, EPA), di alternative riutilizzabili, per interrompere le promozioni “buy one get one free” (“acquista uno prendi uno gratis”) nei supermercati e per far pagare ai produttori l’80% dei costi di raccolta e gestione dei rifiuti dei loro prodotti/imballaggi nell’ambito della cosiddetta responsabilità estesa del produttore (Extended Producer Responsibility – EPR).