Progetto Pelagos Plastic Free
Guidato dalle ONG Legambiente e Expédition Med, il Progetto Pelagos Plastic Free nasce dalla necessità di ridurre l’inquinamento marino da plastica per proteggere le varie specie di cetacei che vivono nel Santuario Pelagos.
Il progetto prevede tre grandi aree di intervento: a) il miglioramento della governance, per incoraggiare le amministrazioni locali ad adottare misure preventive contro lo smaltimento della plastica in mare e sulle spiagge; b) la ricerca scientifica, per comprendere meglio l’impatto della plastica sui cetacei e sull’ecosistema marino; c) l’informazione e la sensibilizzazione, per aumentare la consapevolezza dei cittadini e degli operatori del settore in materia di rifiuti plastici.
I rifiuti prodotti nelle città si accumulano incessantemente sulle spiagge e nelle acque del bacino del Mediterraneo, persino in aree protette che sono dei veri e propri scrigni di biodiversità, come il Santuario Pelagos. La plastica costituisce il 95% dei rifiuti dispersi sulle spiagge, sui fondali e sulle superfici marine. Nelle acque dell’Arcipelago Toscano, la densità di rifiuti di plastica raggiunge i 10 kg per chilometro quadrato: si tratta di una delle concentrazioni più alte al mondo.
Questa situazione è causata principalmente dalla cattiva gestione dei rifiuti, non solo di quelli prodotti nelle città e nei paesi lungo la costa, ma anche di quelli prodotti nelle realtà dell’entroterra. Per questo motivo, è di fondamentale importanza che le amministrazioni delle regioni interessate siano informate sulle buone pratiche di riutilizzo, riciclaggio e corretto smaltimento dei rifiuti. Per facilitare la diffusione di questo tipo di informazione, Legambiente ha compilato una raccolta di buone pratiche già implementate da alcune amministrazioni, affinché possano essere replicate. L’invito a sperimentare anche solo alcune delle iniziative proposte è stato esteso anche alle amministrazioni pubbliche, sia locali che regionali.