“Plastic Free Challenge” a livello regionale
Dal gennaio 2019, l’Italia ha imposto il divieto nazionale di produrre e vendere cotton fioc di plastica usa e getta.
Anticipando l’applicazione della direttiva UE sulla plastica monouso, il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha lanciato la “Plastic Free Challenge” per incoraggiare i Comuni e le Regioni a eliminare diversi prodotti in plastica monouso da determinati luoghi pubblici, come uffici comunali, mense scolastiche, negozi, festival, fiere e mercati.
Ad oggi, oltre 50 Comuni e 15 Regioni d’Italia hanno già accolto la sfida emanando, nel 2019 e nel 2020, regolamenti locali che vietano l’uso di prodotti di plastica monouso (piatti, bicchieri, posate, sacchetti, cannucce, stoviglie), e che impongono di sostituirli con sistemi di riutilizzo e di ricarica o, laddove questi non siano disponibili, con materiali compostabili certificati.
Tra le Regioni che hanno accettato la Plastic Free Challenge ci sono:
- Le Marche: la legge regionale n. 27, adottata nel marzo 2017, mira a ridurre la produzione di rifiuti derivanti dall’utilizzo di prodotti di plastica monouso, quali cotton fioc, cannucce, piatti e posate di plastica, bastoncini per palloncini, contenitori per alimenti (sia per il consumo sul posto che per l’asporto), contenitori per bevande in polistirolo espanso e relativi coperchi. I quantitativi di tali prodotti ancora disponibili alla data di entrata in vigore di questa legge potevano essere utilizzati sino al 31 marzo 2020, al fine di consentire lo smaltimento delle relative scorte. Il divieto è rivolto soprattutto agli enti pubblici, ma anche a quelli privati: alla Regione, alle Province e ai Comuni, alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, alle università, agli istituti di istruzione e formazione pubblici, a chiunque svolga un’attività economica nell’area demaniale e alle manifestazioni che usufruiscono di contributi regionali.
- Il Friuli-Venezia Giulia: con la legge regionale n. 36, la Regione ha deciso di vietare definitivamente l’uso di plastica usa e getta all’interno degli uffici delle amministrazioni regionali, degli enti ausiliari e delle società controllate al 100%. Il divieto non riguarderà solo gli uffici, ma anche tutti gli eventi promossi dalla Regione.
- La Valle d’Aosta: con delibera del Consiglio Regionale n. 731, la Regione ha imposto il divieto di utilizzare oggetti di plastica usa e getta all’interno di tutte le sue strutture amministrative (iniziando dalle bottiglie, eliminate a partire dal febbraio 2019). Piatti e bicchieri, invece, sono stati progressivamente sostituiti da alternative biodegradabili.
- La Toscana: nel giugno 2019, la Regione Toscana ha approvato la legge regionale n. 37, che vieta l’uso e la commercializzazione di prodotti di plastica usa e getta in tutte le proprietà comunali e demaniali: spiagge, parchi, aree protette, festival, fiere ed eventi organizzati per la Regione. La legge ha tuttavia consentito di consumare le scorte di magazzino dei suddetti prodotti, fissando come limite ultimo per l’utilizzo il 31 dicembre 2019.